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Tort e Contract a confronto

 
     
  Lucia Valori, avvocato  
     
     
 

Il concetto di tort nel sistema legale inglese è alquanto complesso e di difficile definizione soprattutto se si cerca di imbrigliarlo nelle categorie del nostro sistema di civil law. Generalmente è connesso con il concetto di contract, ma ci sono sostanziali e notevoli differenze fra di essi, anche se a un esame iniziale e poco approfondito possono scorgersi delle similitudini.
Tort è senza dubbio un civil wrong e, a parere dei giuristi di common law, può agevolmente essere definito “a breach of a legal duty which affects the interests of an individual to a degree which the law regards as sufficient to allow that individual to complain on his or her own account”.
Il soggetto che commette tort è chiamato tecnicamente tortfeasor o wrongdoer.
Poiché vi sono vari tipi di torts a tutela di interessi diversi, ma sempre rientranti nell’ampia definizione sopra riportata, appare più corretto fare riferimento alla categoria di law of torts piuttosto che law of tort.
The English law of torts può essere considerato il paradigma del sistema di common law strettamente legato al precedent, anche se statute law (che è, senza ombra di dubbio, la forma più vicina di codificazione nel sistema inglese) sta giocando un ruolo sempre più predominante, soprattutto nell’ambito della tutela dei diritti del consumatore.
Anche EC law esplica i suoi effetti sull’English law of torts.
Inoltre, pare acconcio sottolineare che le Corti inglesi (e in particolare the House of Lords) nell’ambito delle categorie di torts sono sempre più aperte a fare riferimento e ad applicare anche principi estrapolati da altri sistemi legali.
Nel passare ad analizzare i tratti comuni fra tort e contract, non può non evidenziarsi che:

  • entrambi creano civil law obligations;
  • l’inadempimento di entrambi produce una azione per danni (action for damages);
  • le Corti Civili hanno giurisdizione per contenzioso scaturente sia da tort che da contract.

Ma le differenze sono notevoli:

  • le obbligazioni contrattuali sono assunte per volontà delle parti, mentre nel tort non vi è scelta da parte dei soggetti perché le obbligazioni scaturiscono e sono imposte dalla legge;
  • il soggetto che assume una obbligazione contrattuale è vincolato solo nei confronti dell’altra parte, nel tort invece erga omnes (con le limitazioni, però, che diremo appresso);
  • generalmente, la responsabilità contrattuale è a carico del soggetto che non ha adempiuto ciò che si era impegnato a realizzare, invece nel tort la responsabilità è a carico del soggetto che ha commesso ciò che era vietato secondo legge o ha omesso di eseguire ciò che secondo legge avrebbe dovuto fare;
  • generalmente, nel sistema inglese si dice che la responsabilità da contratto è strict, mentre quella da tort si basa sul concetto di fault; ciò comporta che l’attore deve fornire la prova che il convenuto abbia commesso l’azione o abbia omesso la stessa intenzionalmente o con negligenza;
  • per quanto concerne i danni, il ristoro ottenuto dal soggetto in una azione per responsabilità contrattuale è quello di porre il detto soggetto nella stessa situazione in cui si sarebbe trovato qualora il contratto fosse stato adempiuto, mentre in caso di tort nella stessa situazione in cui si troverebbe il soggetto qualora il tort non fosse stato commesso.

Svariati sono i diritti e gli interessi protetti dall’English law of torts:

 A) Personal interests o bodily integrity:

  • battery (lesione personale): “the direct and intentional application of physical force to another person without lawful justification”;
  • assault (minacce): “acting in such a way that someone is afraid he will be attacked and hurt”;

B) Mental integrity:

  • harassment (molestia alle persone): “action of bothering someone especially by continually checking on him”;

C) Personal liberty:

  • false imprisonment: “an act which directly and intentionally places a total restraint upon the claimant’s freedom of movement without lawful justification”;

D) Property interests:

  • trespass (violazione diritto di proprietà) to goods: “action of harming or stealing or interfering with goods which belong to someone else”;
  • trespass to land: “action of intentionally going on someone’s land without permission of owner or putting things or animals on someone’s property without permission”;
  • conversion: “action of dealing with a person’s property in a way which is not consistent with that person’s rights over it”;
  • nuisance (molestia più usata per il godimento di immobili): “something which causes harm or inconvenience to someone or to property”;

E) Economic interests:

  • unlawful interference with trade: “sort of conspiracy where two or more traders get together to act so as to cause damage to the trade of another”;

F) Interests of reputation:

  • defamation: “publication of a statement which tends to lower a person in the estimation of right thinking people generally or which tends to make them avoid him”;

 G) Misuse of process:

  • malicious prosecution: “tort of charging someone with a crime out of malice and without proper reason”.

Dopo questa carrellata di interessi tutelabili dall’English law of torts, non può non sottolinearsi che the tort of negligence gioca un ruolo centrale nel sistema.
Esso è definito come “tort of acting carelessly towards others so as to cause harm entitling the injured party to claim damages”.
Sostanzialmente questo concetto si basa su quello più ampio di breach of a duty of care.
Tort of negligence trae la stura da un famoso precedente di Lord Atkin (Donoghue v. Stevenson, 1932), in cui il Giudicante intravede due aspetti essenziali per individuare questa figura di tort: a reasonable foresight (foreseeability) and the limited nature of the duty based on the neighbour principle (proximity).
Lord Atkin definisce il concetto di neighbours: “persons who are so closely and directly affected by my act”. Quindi, “you must take reasonable care to avoid acts or omission which you can reasonably foresee would be likely to injure your neighbour”.
Sostanzialmente può parlarsi di duty of care ogni volta che tra il soggetto portatore di tale dovere e quello in favore del quale tale dovere è posto vi è una relazione caratterizzata per legge dal concetto di prossimità o vicinanza (proximity or neighbourhood).
Alla luce di quanto sopra, appare condivisibile quanto sostenuto dalla maggior parte della dottrina che tende a intravedere nella distinzione fra tort e contract una sorta di similitudine con i concetti di responsabilità contrattuale e responsabilità extracontrattuale o aquiliana ex art. 2043 del nostro Codice Civile.
Addirittura, se volessimo analizzare le varie fattispecie sopra elencate con l’occhio del giurista di civil law, verrebbe da pensare che alcune di esse si configurerebbero nel nostro sistema come reati (criminal offence) puniti dal codice penale.
Ma meglio non cadere nella tentazione di fare troppi parallelismi o confronti con il nostro sistema di civil law onde evitare di snaturare l’essenza degli istituti di common law e di creare fraintendimenti.

 

 

Bibliografia

 

Criscuoli, G., Il contratto nel diritto inglese, Cedam, 1990.
De Franchis, F., Dizionario giuridico, Giuffrè, 1996.
Dictionary of law, Fifth Edition, A & C Black, London.
Di Renzo Villata, M. G., Legal English, Cedam, 2007.
Haigh, R., Legal English, Cavendish Publishing, 2004.
Tessuto, G., The language of common law made simple (Contract law – Tort law), Liguori Editore, 2002.

 

 
     
 
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