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Adattamento dialoghi e terminologia medica nella serie “Dr. House, Medical Division ”

 
     
 

di Consuelo Terenzio, studiosa nel campo della traduzione per il cinema

 
     
 
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Introduzione

La serie TV statunitense “Dr. House, M.D”, ideata nel 2004, ha fatto breccia nel cuore del pubblico di tutto il mondo sin dal primo episodio.

Il Dottor Gregory House, impersonato dall'attore “very british” Hugh Laurie, geniale medico dal carattere ruvido e apparentemente cinico, minato nel fisico da un grave problema circolatorio che gli ha definitivamente compromesso l'utilizzo di una gamba e che lo costringe a camminare quasi esclusivamente con l'aiuto di un bastone, svolge la propria attività professionale all'interno del fittizio Princeton-Plainsboro Teaching Hospital, contornato da un'équipe di giovani e brillanti medici che lo affiancano quotidianamente e che affrontano con lui vicende incentrate su casi medici singolari e complessi che mettono a dura prova sia le loro competenze mediche che le loro coscienze, ma che vengono sempre risolti grazie a un approccio di tipo investigativo assai avvincente per lo spettatore.

Casi medici a parte, la serie deve il grande successo anche al dissacrante e provocatorio linguaggio “alla House”: le “quotes” del Dr. House sono numerose tanto da essere diventate dei veri e propri “tormentoni” (v. “everybody lies” ovvero “tutti mentono”) e sul web spesso assistiamo a discussioni animate relativamente a tali citazioni da parte dei tantissimi fan che “affollano” i numerosi forum dedicati alla serie.

Proprio dando un'occhiata a questi forum sono stata colpita dalle “rimostranze” che molti aficionados della serie lamentavano nei confronti di un adattamento dialoghi non sempre corretto e fedele ai testi originali.

Mi è venuta, quindi, la curiosità di analizzare in tal senso un episodio scelto da me “a caso” tra quelli non già più volte “citati” e criticati dal pubblico in termini di adattamento dialoghi.

Inoltre, dal momento che la specifica terminologia medica presente in tutti gli episodi è di grande interesse dal punto di vista linguistico, quest'articolo prenderà in esame anche questo aspetto che verrà curato da Elisabetta Verardi (Gli “strani” casi del Dr. House).

 

“DAMNED IF YOU DUB”

Il singolare titolo di questa mia digressione mi è stato ispirato da quello originale dell'episodio che mi accingo a commentare e che, nello specifico, è “DAMNED IF YOU DO”. Nella versione italiana il titolo è stato reso “SUL FILO DELL'ERRORE”.

 

Breve sunto della trama

L'episodio in questione è il n. 5 della 1ª serie, uscita in Italia a cavallo tra il 2004 e il 2005, ed è incentrato sulla singolare vicenda di una suora dal passato personale travagliato ma animata da una grande fede che, a seguito di disturbi di rash cutaneo su mani e braccia tali da avvicinarsi alle lesioni tipiche delle “stimmate”, si reca al Princeton-Plainsboro Teaching Hospital per un consulto e viene visitata da House. All'inizio, questi ritiene che la suora sia affetta da una dermatite da contatto e le somministra un antistaminico che però, apparentemente, le causa una forte reazione allergica e la conduce a una grave crisi cardiaca. House ha commesso un errore grossolano e ha sbagliato diagnosi oppure la suora cela nel proprio passato la vera causa del suo male? La direttrice dell'ospedale, la Dr.ssa Cuddy, è convinta che House abbia sbagliato e lo vorrebbe tagliare fuori dal caso mentre l'équipe di House si mette come al solito al lavoro per trovare una soluzione e salvare la vita alla paziente che peggiora sempre di più. Alla fine sarà il passato della donna a fornire la chiave per risolvere il caso: House ci arriverà come al solito a suo modo, armato di arguzia, competenza medica e del suo inequivocabile stile “corrosivo” e “politically non correct”.

Sperando di facilitare la lettura e la comprensione delle mie riflessioni, ho ritenuto opportuno “schematizzare” i dialoghi in versione originale (V.O.) con la relativa versione italiana (V.I.) a fronte, inserendoli in una scheda a “latere” della quale fornisco una breve descrizione della scena di riferimento e concludo con i miei commenti e rilievi di tipo linguistico.

 

1ª SCENA

Siamo all'inizio della puntata e il Dr. House in compagnia dell'amico e collega oncologo James Wilson sta aggiornando delle cartelle cliniche. Siamo prossimi a Natale e House scherza con l'amico tirandogli una pallina di carta: a questo punto entra nella stanza la Direttrice dell'ospedale, la Dr.ssa Cuddy, che gli sollecita la visita alla suora.

 

       

PERSONAGGIO

VERSIONE ORIGINALE

 

VERSIONE ITALIANA UFFICIALE

       

Cuddy

What are you, eight?

 

Quanti anni hai?

 

House

Could an eight-year-old do this? (He makes a face).

 

 

Abbastanza per fare questo! (Fa una smorfia).

 

Cuddy

You have a patient in Exam Room 1.

 

 

Hai un paziente nella stanza 1.

House

Yes, but see I'm off at twelve and it's already five of.

 

 

Sì, ma esco a mezzogiorno e mancano 5 minuti perciò….

 

Cuddy

She's been waiting for you since eleven.

 

Quella poveretta ti aspetta dalle 11!

 

 

 

 

 

Come avrete notato, l'adattamento del testo in italiano non è stato del tutto letterale. La Dr.ssa Cuddy si rivolge a House dicendogli letteralmente “Che hai, otto anni?” e House replica, facendo una smorfia “Un bambino di otto anni sarebbe in grado di fare questo?”. Quest'ultima frase, tradotta letteralmente, non avrebbe funzionato in termini di “sync” e quindi è stata proposta come già menzionato all'interno della scheda.

Sempre per motivi di “sync” la frase “Yes, but see I'm off at twelve and it's already five of ” è stata resa con “Sì, ma esco a mezzogiorno e mancano 5 minuti perciò….”: nella versione originale non c'è alcun “perciò”! Hugh Laurie, che impersona House, indugia sul “five of ” rendendo necessario aggiungere appunto un “perciò” nella versione italiana.

Inoltre, assistiamo a un'altra aggiunta rispetto alla versione originale nella frase che la Cuddy con tono seccato rivolge sempre ad House ovvero: “Quella poveretta ti aspetta dalle 11!”: … della “poveretta” nella V.O non c'è traccia! Dal momento che, in tal caso, non emergono, a mio avviso, particolari necessità di “sync”, probabilmente l'adattatore dialoghista, operando tale scelta, ha ritenuto più opportuno dare più enfasi allo scambio di battute.

 

2ª SCENA

Dopo avere effettuato la visita alla suora (Suor Augustine) e averle somministrato un antistaminico, House esce dalla sala visite e viene raggiunto da Suor Eucharist, consorella di suor Augustine, che lo ringrazia.

 

       

PERSONAGGIO

VERSIONE ORIGINALE

 

VERSIONE ITALIANA UFFICIALE

       

Sr. Eucharist:

Oh, it's good to get a secular diagnosis. The sisters tend to interpret diagnosis as divine intervention.

 

 

Quant'è utile riuscire ad avere una diagnosi laica. Le sorelle tendono ad interpretare tutto come se fosse un intervento divino.


House

And you don't? Then you're wearing an awfully funny hat.

 

E lei invece no? Con un copricapo così strano!

 

 

In questo contesto il senso della versione originale viene abbastanza rispettato anche nella versione italiana. È comunque interessante notare una delle battute provocatorie alla “House”: l'espressione “awfully funny hat”, rivolto nei confronti del velo della suora, è basato sul doppio significato dell'avverbio “awfully” che significa “atrocemente, in modo pessimo” ma anche “molto, assai” e il termine “funny” che, oltre al più comune significato di “divertente”, assume la valenza anche di “strano” e “subdolo”.

 

3ª SCENA

Dopo aver preso la pillola di antistaminico fornitale da House, Suor Augustine inizia ad avere difficoltà respiratorie. House, chiamato dalle consorelle di Augustine, accorre e si accorge che quest'ultima ha un attacco d'asma. House somministra immediatamente una fiala di epinefrina ma Suor Augustine va in arresto cardio-respiratorio. House attiva la procedura d'emergenza.

 

       

PERSONAGGIO

VERSIONE ORIGINALE

 

VERSIONE ITALIANA UFFICIALE

       

House

Somebody get in here! [A nurse comes in.] Call a code and charge up a defibrillator. She's got no pulse. [The nurse runs out, House starts chest compressions].

 

 

Arriva qualcuno sì o no? (entra un'infermiera). Massima urgenza. Un defibrillatore. Non c'è polso. (L'infermiera esce di corsa e House comincia a effettuare delle compressioni al torace di Suor Augustine per far ripartire il cuore).

 

 

L'atmosfera è concitata e House si rivolge all'infermiera accorsa in aiuto con l'espressione “Call a code” e in questo contesto la resa della versione italiana “Massima urgenza” è assai vicina al significato letterale che poteva essere reso, ad esempio con “Attivare il codice di emergenza” ma che, dati i ritmi serrati del dialogo, non avrebbe funzionato a livello di “sync”. In italiano e in inglese le parole di significato equivalente “codice” e “code” assumono, nella terminologia medica, il significato di “codice d'emergenza” a cui viene aggiunto di solito un colore che ne individua il livello di gravità (ad esempio codice verde/green code: parametri vitali non compromessi).

Inoltre, l'espressione “call a code” è utilizzata in ambito medico proprio nel caso specifico di un arresto cardiaco e di gravi complicanze a livello respiratorio e quindi rappresenta l'allerta di massima urgenza al personale medico addetto.

 

4ª SCENA

Suor Augustine si è ripresa, ma non riesce a capire che cosa abbia provocato la forte reazione allergica che le ha causato l'arresto cardio-respiratorio. House, dopo aver radunato la sua équipe, entra nel suo studio per discutere del caso con i suoi assistenti.

 

       

PERSONAGGIO

VERSIONE ORIGINALE

 

VERSIONE ITALIANA UFFICIALE

       

House

What the hell are those?

 

 

Che roba è quella?

 

Cameron

Candy Canes.

 

Bastoncini.

 

House

Candy Canes? Are you mocking me?

 

In casa di uno sciancato? Mi prendete in giro?

 

 

Questo dialogo a dir la verità è stato un po' stravolto rispetto alla versione originale. Sicuramente per una questione di “sync” la prima frase non è stata tradotta letteralmente come si sarebbe potuto fare, ovvero, eventualmente, “Che diavolo sono quelli?”.

A parte questa semplice considerazione, è opportuno notare che la frase “In casa di uno sciancato?” è stata aggiunta ex-novo nella versione italiana: nella versione originale non è presente nulla del genere. La battuta ironica di House si riferisce al fatto che la Dr.ssa Cameron, sua collaboratrice, ha sistemato nel suo studio un cestino pieno di “candy canes” che non sono altro che caramelle colorate a forma di bastone ricurvo, tipiche del periodo natalizio nei paesi anglosassoni. La parola “cane” che tra le varie cose significa anche “bastone” era sufficiente di per sé, nella versione originale, a rendere l'equivoco su cui House imbastisce la sua battuta per mettere in imbarazzo la sua collaboratrice. Nella versione italiana, chiaramente, tutto questo si sarebbe un po' perso nel caso di una traduzione letterale e di conseguenza è stata fatta l'aggiunta precedentemente menzionata.

 

5ª SCENA

Lo stato di Suor Augustine peggiora sempre di più e non si riesce a fare una diagnosi. House decide di parlare con la consorella Suor Eucharist per avere qualche informazione in più su Augustine. L'atteggiamento di House è come sempre volutamente provocatorio e ironizza sui sette peccati capitali dopo aver offerto a suor Eucharist della cioccolata.

 

       

PERSONAGGIO

VERSIONE ORIGINALE

 

VERSIONE ITALIANA UFFICIALE

       

House

So, we've got pride, anger, envy, gluttony… That's four out of seven deadly sins in two minutes. Do you people keep records of these things? Is there a Cathlympics?

 

Quindi abbiamo superbia, ira, invidia, gola… quattro su sette peccati capitali in due minuti. Ne prendete nota di questi dettagli. Fate delle Olimpiadi?

 

 

 

In questa battuta vorrei far notare la parola “Cathlympics” che è un “blend” formato dalle parole “Catholic” e “Olympics”, sarebbe a dire le “Cattolimpiadi”… peccato che non sia stato evidentemente possibile rendere altrettanto in italiano il significato un po' beffardo dell'inglese.

 

6ª SCENA

Altra provocazione di House rivolta al suo assistente Dr. Chase.

 

       

PERSONAGGIO

VERSIONE ORIGINALE

 

VERSIONE ITALIANA UFFICIALE

       

House

I have a theory on what makes good boys good. It's not because of some moral imperative. Good boys have the fear of God put into them. Catholic Church specializes in that kind of training, to make good boys afraid of divine retribution so they will do what their daddies tell'em, like, for example, going into medical school when it's the last thing they want to do. What do you think?

 

Io ho una teoria su quello che forgia i bravi ragazzi. Non è un qualche imperativo morale. I bravi ragazzi hanno il timore di Dio nel DNA. La chiesa cattolica è specializzata in questo compito, infondere nei giovani il timore della divina retribuzione in modo che diano ascolto a papà. E che ad esempio scelgano medicina anche proprio quando non vorrebbero. Che ne dici?

 

 

In questa battuta House, nella versione italiana, dice “i bravi ragazzi hanno il timore di Dio nel DNA” mentre nella versione inglese non fa alcun riferimento al “DNA” sentenziando che “Good boys have the fear of God put into them”: sicuramente la scelta di tale resa in italiano è dovuta all'analoga durata e all'assonanza con “Them”.

 

7ª SCENA

Siamo all'epilogo dell'episodio. House e Wilson si incontrano alla fine della giornata e finiscono come all'inizio della puntata, ovvero parlando ironicamente dei gironi infernali mentre aggiornavano le cartelle.

 

       

PERSONAGGIO

VERSIONE ORIGINALE

 

VERSIONE ITALIANA UFFICIALE

       

Wilson

The sixth circle of Hell.

 

 

Sesto girone dell'Inferno.

House

Confined in a sweat box with a bloody nose and all the tissues are soggy.

 

 

Confinati in una palude con il naso che sanguina e con le membra fradicie.

 

Wilson

I think that's the seventh.

 

 

Quello deve essere il settimo.

 

House

Nope, seventh is this one.

 

 

No, il settimo è questo.

 

Wilson

I think we both know the flaw in that theory.

 

È una teoria che fa acqua da tutte le parti.

 

 

La descrizione della sua personale concezione di girone infernale che House fornisce a Wilson è inesatta nella versione italiana. La parola “sweatbox” che l'adattatore ha reso come “palude”, in realtà non ha assolutamente questo significato. Non esiste una traduzione equivalente in italiano di “sweatbox” che in inglese si riferisce a una cella angusta in cui venivano confinati per punizione i prigionieri che, appunto, “sudavano” a causa del forte calore causato dalla propria temperatura corporea all'interno di uno spazio esiguo.

Inoltre, la parola “tissues” non vuol dire “membra” ma “tessuti” (chiaramente in senso anatomico).

Infine, la resa della frase “I think we both know the flaw in that theory” nella versione italiana viene costruita attorno al significato di “flaw” inteso come “crepa, fessura” anziché “pecca, errore, magagna”.

 

Conclusioni:

Nell'ambito dell'analisi effettuata sono state evidenziate varie discrepanze tra le versioni inglese e italiana che in parte sono “fisiologiche” dal momento che è impossibile in alcuni casi trovare una perfetta equivalenza. Altre scelte dell'adattatore, in apparenza criticabili, sono state, a mio parere, spesso dovute all'esigenza di raggiungere un “sync” ottimale complicato dal fatto che i dialoghi della serie in questione sono estremamente serrati, veloci e ricchi di sfumature linguistiche e terminologiche.

 

 

Bibliografia e Sitografia:

 

Per la ricerca terminologica:

•  http://www.wordreference.com

•  http://dictionary.reference.com/

•  http://www.merriam-webster.com/

•  http://wordsmith.org

•  “IL RAGAZZINI 2005 – DIZIONARIO ING>ITA>ING” – Casa Editrice ZANICHELLI

 

Per le informazioni sulla serie “DR. HOUSE, M.D”:

•  Supporto DVD della serie “Dr. House, Medical Division”

•  http://www.fox.com

•  http://www.housemd-guide.com

•  http://it.wikipedia.org

•  http://community.livejournal.com

•  http://www.drhouseitalia.it

•  http://www.mondodc.it

 

 

 
 
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