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La lingua della medicina legale
 
     
 

di Antonella Germano, traduttrice freelance

 
     
 
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            Negli ultimi anni la medicina legale e le investigazioni criminali sono diventati oggetto di numerosi telefilm italiani e stranieri riscuotendo notevole successo anche da parte dei non addetti ai lavori. L’interesse verso questi argomenti porta a compiere delle osservazioni anche sulla lingua a essi relativa.
            La lingua utilizzata dalla medicina legale attinge sia dal linguaggio medico sia da quello giuridico; tale peculiarità trova spiegazione nella natura stessa della disciplina, punto di incontro tra il diritto e la medicina. Termini di origine greca e latina, sigle, composti sintagmatici, prestiti dal latino, affissi specifici sono tra le principali caratteristiche del linguaggio medico presenti nel lessico utilizzato dalla medicina legale. A differenza del linguaggio medico sono, inoltre, riscontrabili vari sinonimi, di solito non impiegati nei linguaggi specialistici.
            La terminologia relativa alla sfera forense della medicina legale, per quel che riguarda le investigazioni di carattere criminale, presenta le seguenti peculiarità: l’utilizzo di sigle, il ricorso a composti sintagmatici e termini monoreferenziali. Interessante è notare come la lingua della medicina legale non sia caratterizzata da quei tratti tipici del linguaggio giuridico, quali le espressioni arcaiche e le formule rituali, i latinismi, le forme avverbiali quali ad esempio wherefore o hereinafter. Tali particolarità riguardano principalmente le leggi, i testamenti e i contratti, i quali sono contraddistinti da uno stile arcaico e molto formale, e ciò giustifica la loro assenza nel lessico preso in esame. Inoltre, nell’ambito delle indagini criminali, si ricorre a una terminologia rappresentata soprattutto da termini coniati di recente. In italiano, infatti, il lessico relativo al sopralluogo giudiziario riprende molti termini ed espressioni dalla lingua inglese, sotto forma di calchi: basti pensare al termine inglese crime scene che in italiano diventa scena del crimine.
            Come indicato sopra, tra i termini medico-legali è dunque possibile riscontrare alcune delle peculiarità tipiche del linguaggio medico, in particolare tra quelli che si riferiscono alla tanatologia e alla lesività cadaverica. Sono presenti termini di origine classica a cui solitamente la medicina fa ricorso; il latino e il greco, infatti, sono lingue che permettono di creare forme linguistiche brevi contenenti significati complessi e duraturi nel tempo, essendo meno soggetti a cambiamenti di tipo semantico. I termini così prodotti restano invariati, ma nel corso del tempo, nell’esigenza di adeguarsi ai costanti sviluppi scientifici, è possibile crearne dei nuovi. Esempi di questa categoria sono rigor mortis e algor mortis, entrambi appartenenti al campo semantico dei fenomeni cadaverici, nonché l’aggettivo post-mortem, utilizzato in numerosi composti, quale ad esempio post-mortem examination. Dal greco, invece, deriva il termine iatrogenic death, contenente la radice greca iatrós (‘medico’).
            Per quel che riguarda le sigle, si osserva come la presenza di tali forme compresse sia meno frequente rispetto ad altri ambiti della medicina, in quanto solitamente vengono utilizzate in riferimento alla chirurgia o alla patologia nonché a parametri vari. La medicina legale si avvale di queste abbreviazioni nell’ambito della traumatologia nonostante alla forma abbreviata di solito sia preferita quella estesa. Alcuni esempi sono BFT per indicare blunt force trauma e ME per indicare medical examiner.
I composti sintagmatici sono spesso utilizzati poiché consentono di esprimere concetti complessi in forme linguistiche brevi. Molto frequenti sono soprattutto i composti costituiti da un aggettivo e da un sostantivo, ad esempio violent death e forensic autopsy, e quelli formati da due sostantivi in cui il primo ha funzione aggettivale, come nel caso di stab wound e hospital autopsy.
            Come già accennato in precedenza in merito ai termini di origine classica, è possibile riscontrare nella lingua della medicina legale alcuni prestiti provenienti dal latino, quali ad esempio rigor mortis e post-mortem, quest’ultimo con funzione aggettivale. In inglese i termini rigor mortis e algor mortis sono utilizzati con una frequenza maggiore rispetto ai loro sinonimi body stiffening e body cooling.
Interessante è notare come il fenomeno dell’affissazione e della composizione, a cui fa spesso ricorso il linguaggio medico per coniare termini nuovi e per garantire la comprensione degli stessi mediante la decodificazione dei singoli affissi e delle radici da cui sono composti, sia riscontrabile in un numero limitato di casi. In alcuni esempi, come post-mortem hypostasis e hypothermia si ricorre al prefisso hypo-, il quale nel primo caso ha il significato di ‘sotto’ e nel secondo quello di ‘insufficiente’.
            Anche per il fenomeno della composizione di parole mediante radici classiche, gli esempi presenti sono pochi: analizzando post-mortem dehydration, contenente la radice greca hýdōr (‘acqua’) e hypothermia, contenente la radice greca thermós (‘calore’), si può osservare come i suddetti termini indichino processi che interessano il corpo umano e non rappresentino termini puramente medico-legali.
            A differenza di altre lingue specialistiche in cui non si utilizzano sinonimi, ma si fa ricorso a ripetizioni e iperonimi, la lingua della medicina legale possiede varie forme sinonimiche. Ad esempio se ne riscontrano varie nell’ambito della traumatologia: incision wound e slash wound sono sinonimi del termine più frequentemente utilizzato incised wound; gunshot injury e firearm injury sono sinonimi del termine gunshot wound.
Nel linguaggio relativo alle investigazioni criminali non si rilevano i tratti caratteristici della lingua del diritto, quali le forme arcaiche e latine, gli avverbi del tipo hereunder o theretofore; tali caratteristiche appartengono allo stile dei contratti e delle leggi, dunque non sono riscontrabili nella terminologia relativa alle investigazioni.
            Nell’ambito del sopralluogo giudiziario si incontrano, invece, alcune sigle: le più frequenti CSI (Crime Scene Investigation) e BPA (Bloodstain Pattern Analysis).
            Così come nel linguaggio medico, anche in quello giuridico si fa ricorso a composti sintagmatici, le cui forme aventi maggiore occorrenza sono composte da due sostantivi, ad esempio evidence collection e crime scene, in cui il primo sostantivo svolge la funzione di aggettivo, oppure da un aggettivo e da un sostantivo, come in physical evidence e visibile print. Esiste anche il composto costituito da tre sostantivi, come crime scene investigation, in questo caso i primi due sostantivi costituiscono un sintagma nominale che svolge la funzione di termine singolo, pertanto questo composto si può assimilare a quello costituito da due sostantivi.
            In merito alla presenza di sinonimi è necessario osservare come tra i termini giuridici ve ne siano pochissimi. L’unico esempio è rappresentato dal termine patent print, sinonimo di visible print. È possibile riscontrare varianti linguistiche di alcuni termini, ad esempio firearm evidence come variante di firearms evidence o bitemark come variante del termine bite mark.
            Da quanto indicato si può dedurre come la lingua della medicina legale non rispecchi del tutto né quella medica né quella giuridica.
Alcuni ambiti del lessico medico-legale presentano caratteristiche affini al lessico della medicina, per quel che riguarda soprattutto la lesività del cadavere e la tanatologia. Altri tratti tipici, quali l’utilizzo di affissi particolari o le forme abbreviate, sono riscontrabili in quantità limitata.
            Per quanto concerne i termini giuridici, essendo questi abbastanza ‘moderni’ ed essendo soprattutto relativi alle tecniche di indagine e agli elementi rinvenibili nel corso della stessa, essi non presentano i tratti tipici della lingua del diritto inglese, ma hanno senza dubbio uno stile più semplice e non formale.

 

 

Glossario

 

Algor mortis = raffreddamento del cadavere, algor mortis
BFT (Blunt force trauma) = lesione da corpo contundente
Bite mark, bitemark = impronta dentaria, impronta dentale, morso
Body cooling = raffreddamento del cadavere, algor mortis
Body stiffening = rigidità cadaverica, rigor mortis
Crime scene = scena del crimine
CSI (Crime scene investigation) = sopralluogo giudiziario
Evidence collection = raccolta delle tracce
Firearm evidence, firearms evidence = reperto balistico
Forensic autopsy = autopsia giudiziaria
Gunshot injury, firearm injury, gunshot wound = lesione da arma da fuoco
Hospital autopsy = riscontro diagnostico
Hypothermia = assideramento
Iatrogenic death = morte iatrogena
Incision wound, incised wound, slash wound = lesione da taglio, ferita da taglio
M. E. (medical examiner) = medico legale
Physical evidence (uncount.) = traccia
Post-mortem examination = autopsia
Post-mortem hypostasis = ipostasi, macchie ipostatiche, lividure cadaveriche
Rigor mortis = rigidità cadaverica, rigor mortis
Stab wound = lesione da punta, ferita da punta
Violent death = morte violenta
Visibile print, patent print = impronta visibile

 

Bibliografia

  • Cortelazzo M. Lingue speciali. La dimensione verticale, Unipress, Padova, 1994.
  • Di Maio V.J.M. & Di Maio D. Forensic Pathology, second edition, CRC Press, Boca Raton, Florida, 2001.
  • Gotti M. I linguaggi specialistici, La Nuova Italia, Firenze,1991.
  • Macchiarelli L., Albarello P., Cave Bondi G. & Feola T. Compendio di medicina legale, Edizioni Minerva Medica, Torino, 1998.
  • Puccini C. Istituzioni di medicina legale, sesta edizione, CEA, Milano, 2003.
  • Saukko P.J. & Knight B. Knight’s Forensic Pathology, third edition, Oxford University Press, Oxford, England, 2004.
  • Serianni L. Italiani scritti, Il Mulino, Bologna, 2003.
  • Serianni L. Un treno di sintomi, Garzanti, Milano, 2005.
 
     
 
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